La bistecca alla Fiorentina è una delle eccellenze della cucina italiana conosciuta in tutto il mondo. In questo articolo conosceremo le sue origini e alcune curiosità che ne fanno un capolavoro gastronomico.
Storia
Le origini esatte della bistecca alla Fiorentina non sono chiare. Una delle storie più famose riguarda il ruolo di Cosimo I de’ Medici, il granduca di Toscana nel XVI secolo. Si racconta che, in occasione di una battuta di caccia nella campagna toscana, avesse mangiato una bistecca di carne di manzo cucinata direttamente sul fuoco dai contadini. Impressionato dalla bontà del piatto, decise di istituire regole specifiche per la preparazione e la cottura della bistecca, stabilendo così una tradizione culinaria che sarebbe stata tramandata nel tempo.
In occasione dei festeggiamenti per la notte di San Lorenzo, i Signori fiorenti usavano offrire al popolo quarti di bue che venivano arrostiti nelle maggiori piazze della città.
Caratteristiche e Preparazione
La bistecca è tagliata da un taglio specifico del manzo, spesso una costata o una fiorentina, che comprende l’osso e il midollo.
Per ottenere il sapore autentico della bistecca alla Fiorentina, la carne viene cotta alla griglia di solito su brace di legna di quercia, che conferisce un aroma affumicato unico. Cuocendo la bistecca a una temperatura elevata si forma una crosta esterna croccante mentre l’interno rimane succoso e rosato. Tradizionalmente, la carne viene condita solo con sale grosso e, a volte, pepe nero.
Curiosità
La bistecca tradizionalmente pesa circa 1,2 chilogrammi e ha uno spessore di circa 5 centimetri. Queste dimensioni sono state stabilite per garantire una cottura uniforme e la giusta proporzione tra la crosta esterna e la carne interna.
Nel 2010, la bistecca alla Fiorentina ha ottenuto il riconoscimento di “Prodotto Agroalimentare Tradizionale” (PAT) da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali italiano. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza culturale e gastronomica del piatto.